Recensione UMIDIGI A15: pro e contro

Umidigi è riuscito ad ottenere come brand cinese una buona forma di riscontro nell’affollatissimo mercato smartphone , anche in settori notoriamente molto competitivi anche tra “colossi”, sbarcando anche ufficialmente in Europa con prodotti dal buon rapporto qualità prezzo, che non rinunciano alla solidità. L’Umidigi A15 è uno dei modelli di nuova generazione che pur essendo non così aggiornato nel design ha diversi punti positivi ed è proposto ad un prezzo aggressivo. La recensione dell’Umidigi A15 confermerà le buone impressioni?

UMIDIGI A15: costruzione e dimensioni

Confezione sicuramente ricca, con una cover inclusa, un caricabatterie da 20 Watt cavo annesso, spillina toglie SIM. Le dimensioni sono abbastanza importanti, non è uno smartphone dedicato a chi lo usa spesso ad una sola mano. Riesce a stare di poco sotto i 200 grammi, spessore di 8,6 mm.

UMIDIGI A15: display

Display IPS da 6,7 pollici con risoluzione 1650×720, non propriamente eccellente, discreta però la luminosità di 500 nits, che per un entry level non sono pochissimi. La risposta al tocco è buona, 269 PPI.

UMIDIGI A15: connettività 

Connettività giusta, in quanto è presente il Bluetooth 5.0, il sensore NFC per i pagamenti, jack fuccie 3,5, un GPS non rapidissimo ma che funziona comunque degnamente. Più che discreto l’audio, non ricco di bassi ma abbastanza potente.

UMIDIGI A15: potenza e memoria

Chipset Unisoc T616 Octa-Core, sistema Android 13. Il problema di questi smartphone è legato alla quantità ed alla frequenza degli update. Lo smartphone fa assolutamente quasi tutto abbastanza bene, “impallandosi” relativamente di rado, e solo con applicazioni davvero pesanti. Le memorie non possono essere fulminee ma la memoria interna è di 8 gb e 256 di spazio in termini di gb espandibili con SD.

Camere

Tre fotocamere esterne in un blocco che ricorda quello degli ultimi Iphone: la qualità non è eccelsa ma la principale da 64 megapixel fa dei buoni scatti a patto di non aspettarsi troppo ( è consigliabile una mano ferma), la camera principale selfie è più che discreta, la grandangolare sgrana un po’. Nel complesso è sufficiente.

Autonomia e batteria

La batteria è uno dei punti di forza di smartphone di questo tipo, contraddistinti proprio da una capacità intrinseca importante di sviluppare una autonomia che può arrivare a superare anche il giorno pieno di utilizzo: la ricarica è abbastanza veloce, più di altri smartphone di pari prezzo più blasonati, e con un utilizzo non estremo si può arrivare a due giorni.

Conclusione

Dispositivo sicuramente non di prima fascia, bisogna rinunciare un po’ allo schermo che non ha una risoluzione estremamente alta. Ma la buona usabilità, la connettività adeguata e l’autonomia lo rendono un acquisto interessante.