Notarizzazione per il Sideload Apple: ecco di cosa si tratta

Manca poco al tanto atteso giorno in cui Apple spalancherà le porte alla buona volta al sideload delle app su iPhone e iPad. Nelle ultime ore stanno arrivando sempre di più dettagli che rivedono come in effetti funzionerà il sideload sui dispositivi Apple.

Per sideload andiamo ad intendere la possibilità di scaricare app su iOS e iPadOS non dall’App Store ma da store di terze parti. Non sarà una questione però solo di store di terze parti qualunque, visto che Apple imporrà dei criteri per attestare gli store che possono donare app da scaricare ai suoi dispositivi.

Abbiamo visto nel dettaglio tale aspetto. Ora parliamo di come Apple assicurerà la sicurezza delle app che giungono, specialmente, dagli store di terze parti attestati.

Notarizzazione per il Sideload Apple: ecco di cosa si tratta

Stando a quanto comunicato ufficialmente, Apple applicherà un servizio soprannominato di notarizzazione. Parliamo di un servizio che già è utilizzato da Apple per controllare l’affidabilità dei software per macOS. Con l’avviamento degli store delle app di terze parti, il medesimo servizio giungerà anche su iPhone e iPad.

A grandi linee, la notarizzazione consiste in diversi controlli di sicurezza che hanno lo scopo di verificare se l’app che si sta per installare non sia un malware o in qualche maniera dannosa per il dispositivo Apple. Nello specifico, il servizio di notarizzazione realizzerà dei controlli sui successivi parametri:

  • Accuratezza: le app devono dimostrare accuratamente lo sviluppatore, le funzioni e i costi per gli utenti. Funzionalità: i file binari devono essere revisionabili, senza bug gravi o arresti irregolari e compatibili con la versione attuale di iOS. Il software o l’hardware non possono essere trattati in maniera da influire sfavorevolmente sull’esperienza dell’utente.
  • Safety: le app non possono inneggiare a danni fisici all’utente o al pubblico. Sicurezza: le app non possono permettere la distribuzione di malware o software dubbiosi. Per di più, non possono installare codice eseguibile, leggere all’esterno del loro spazio di memoria o indirizzare gli utenti a calare la sicurezza del proprio sistema o dispositivo. Le app devono per di più assicurare trasparenza e permettere il consenso dell’utente per l’accesso al sistema o al dispositivo, o per cambiare le impostazioni di sistema.

 

  • Privacy: le app non possono raccattare o trasmettere dati personali ​​e sensibili di nascosto all’utente o in maniera non conforme allo scopo dichiarato del software. Tra i controlli ci sarà anche quello che salvaguarderà l’integrità dell’app, cioè che non sia stata manomessa dopo la pubblicazione da parte del suo programmatore, così come le app saranno crittografate anche per proteggere la proprietà intellettuale dei corrispondenti sviluppatori.