Recensione Xiaomi Mi 9: pro e contro

Benvenuti alla recensione di quello che è stato un “top di Gamma” tra i più famosi di Xiaomi, la casa cinese oramai conosciutissima anche in Italia infatti alcuni anni fa ha sviluppato il Mi 9, che risulta essere stato non solo uno smartphone assolutamente di livello ma ha fatto da “base” ad altri modelli. Oggi è divenuto nel corso del tempo indubbiamente più accessibile ma è ancora in grado di “difendersi” molto bene,

XIaomi Mi 9: prestazioni decisamente importanti con il processore Snapdragon 855

Uno dei “cavalli di battaglia” che ha portato Xiaomi a sviluppare e mettere in commercio questo modello è senz’altro il processore, che per diversi anni ha costituito uno dei più affidabili, ossia lo Snapdragon 855, con GPU Adreno 640 con possibili di scegliere tra due tagli di memoria, ossia 6GB/8GB di RAM LPDDR4x con 64 o 128GB di spazio.
Audio importante anche se manca il sistema stereo (non è presente il jack per le cuffie da 3,5 mm).

Comparto fotocamere completo, con qualche pecca

Il Mi 9 di Xiaomi è stato il primo smartphone di casa Xiaomi a disporre un gruppo fotocamere triplo, a partire da una camera principale da  48MPx, una secondaria con teleobiettivo da 12MPx ed una ultra grandangolare da 16MPx. Manca però la  stabilizzazione, considerato un difetto soprattutto nell’inserimento dello smartphone tra i “big” del periodo.

Display di alta qualità, frequenza di aggiornamento “bloccata”

Display di qualità Amoled, quindi eccellenti neri e contrasti ancora oggi decisamente importanti, cornici ridotte per il periodo, e classica “goccia” che evidenzia una selfie cam non troppo ingombrante. Ai tempi la frequenza di aggiornamento dello schermo era bloccata a 60 hertz, ma esiste un modo per “modificarla” a 84 hertz. Display dalle dimensioni di  6,39″ pollici con 403 ppi e supporto degli standard DCI-P3 e HDR10.

Batteria non eccelsa ma comunque più che sufficiente

Comparto batteria ai tempi considerato non al top, Xiaomi ha optato per una versione “snella” da 3300 mAh con la possibilità comunque di ottimizzare il consumo fino a 12  ore e oltre 5 ore di display continuo.  Disponibile la ricarica wireless a 10 Watt, mentre la tradizionale risulta essere abbastanza rapida, 20 watt “estendibili” fino a 27 watt con un caricabatterie secondario.

Struttura di software obsoleta (oggi) ma comunque affidabile

La MIUI ossia l’interfaccia nativa dello Xiaomi Mi 9 è nata su base Android 9, aggiornabile fino alla versione 10.  Indubbiamente qualcosa di obsoleto oggi, ma assolutamente in grado di restare funzionale per la maggior parte delle app.

Connettività moderna e di livello

Presente il Bluetooth 5.0 ai tempi non assolutamente scontato, e la possibilità di connettersi attraverso Wi-Fi e connessione dati LTE 4G. Ancora pregevole la prestazione base del sistema GPS A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo/QZSS. Ricarica con il cavo con cavo di tipo C 2.0.

Conclusioni: pro e contro

Oggi lo Xiaomi Mi 9 può essere acquistato nuovo a costi molto minori dei circa 550 euro di qualche anno fa, i prezzi si aggirano sui 200 euro odierni. Risulta essere una buona scelta soprattutto se siamo in grado di aggiornarlo con i sistemi moderni, bisogna rinunciare ad una ricarica ultrarapida. Ancora oggi il design lo rende un dispositivo in grado di rivaleggiare senza problemi con smartphone “entry level” presentando un ottimo schermo ed una batteria comunque più che sufficiente.