Recensione Samsung Galaxy A14: pro e contro

Samsung si conferma sul mercato della telefonia che “monta” Android come la principale ammiraglia da fronteggiare sia per i numerosi brand comunque appartenente del contesto asiatico ma anche quelli europei ed occidentali in senso ampio. Il Samsung Galaxy A14 in pochissimi mesi è divenuto lo smartphone entry level più venduto del proprio contesto di fascia di prezzo. Ma merita davvero questi elogi? E’ il migliore della fascia di prezzo entro i 200 euro? Scopriamolo con la recensione proprio del Samsung Galaxy A14.

Recensione Samsung Galaxy A14: dimensioni e costruzione

Riprende lo stile degli altri Samsung ma lo fa in modo intelligente senza rinunciare ad un po’ di stile. Il form factor è effettivamente buono considerata la fascia di prezzo. Il “problema” per molti sono le dimensioni che sono generose a partire dallo spessore di oltre 9 mm e dal peso che supera seppur di poco i 200 grammi, 167.7 x 78 di altezza e larghezza in mm.  Sblocco laterale con l’impronta che funziona bene, cornici però un po’ invadenti, rapporto di visibilità discreto. Ingombrante.

Display

Ottimo display per la categoria, anche se manca il supporto oltre i 60 Hertz (perlomeno la versione italiana), la risoluzione è buona per il prezzo pari a  1080 x 2408. Nel complesso è un display dalla buona risoluzione ma non modernissimo.

Prestazioni

Basato su Android 13 la One UI 5.1 Core si “muove bene” ed il telefono fa esattamente quello che ci si aspetta, ossia prestazioni discrete in quasi tutto. Ma non è tra i più veloci della categoria, il software risulta però ben ottimizzato. Consigliabile acquistare la versione con connessione 5G se ne facciamo un utilizzo importante, visto che oramai costa poco di più.

Connettività

La versione presa in esame ha ovviamente il GPS, Bluetooth 5.2 con A2DP/LE, ma non ha l’NFC per i pagamenti elettronici. Dotazione quindi solo discreta.

Fotocamere

Presenti due fotocamere, la principale da 50 megapixel, la seconda da 2 Megapixel, mentre la selfie cam è da 2 megapixel. Le foto sono solo sufficienti, basta un po’ di luce in meno e va in grande difficoltà. Anche i video sono poco stabili, poco sotto l’attuale contesto pur economico degli standard.

Autonomia e batteria

Vero punto di forza del Samsung in questione A14, in quanto la batteria da 5000 mAh è molto capiente ma anche ben ottimizzata e con un po’ di attenzione si possono sfiorare i 2 giorni senza ricarica. Caricabatterie non incluso, presente solo il cavo USB.

Conclusioni

Lo smartphone è solido, ben costruito ma oramai può considerarsi un po’ obsoleto e quantomeno va considerato il costo: entro i 130 euro va benissimo per un utilizzo “basic”, fino a 150 se ci occorre il 5G, per costi maggiori conviene fare uno step in avanti e propendere per la versione A25, decisamente migliore.