Recensione POCO X6: pro e contro

Da tempo il marchio POCO si è “distaccato” concettualmente da Xiaomi pur mantenendo parte della componentistica e del software, riuscendo ad acquisire un proprio importante spazio in un contesto molto competitivo, come quello dei medi di gamma, con le prestazioni come obiettivo principale. La recensione del recente POCO X6 evidenzia un prodotto di successo ed ambizioso ma che presenta diversi pro e contro, come è logico che sia.

Design e costruzione

Come altri POCO, anche questo X6 non tradisce le aspettative e si mostra in due versioni, una nera ed una gialla, quest’ultima con una sorta di simil pelle sulla back cover. Aspetto moderno ed agressivo, costruzione di buon livello ed equilibrata, facile da tenere in mano ed abbastanza sottile. Il peso è di 190 grammi ma non è squilibrato. Buona la certificazione IP54 che protegge il telefono da piccoli urti e schizzi.

Schermo / Display

Il nuovo medio di gamma POCO si dimostra estremamente equilibrato anche nel pannello, un AMOLED con risoluzione 1.5 K, con  1.000nit di picco passiamo a 1.200nit in HBM e 1.800nit in contenuti HDR. Fluidità garantita fino a 120 Hertz, con la possibilità di una gestione automatica della frequenza a seconda dell’applicazione. Risoluzione quindi di 2712 x 1220 pixel, 446 ppi.

Potenza e spazio

E’ uno smartphone di fascia media ma pensato con un occhio al gaming: la frequenza di campionamento al tocco di 2.160 è il limite sotto la modalità gaming, ed il processore Snapdragon 7s Gen 2 con versione da 8 o 12 Gigabyte di RAM, taglio di memoria da 256 o 512. Ottima la velocità, al netto di qualche piccolo bug della MIUI modificata per l’occasione, risulta essere ottima. L’unico problema è che il telefono tende a riscaldarsi abbastanza dopo un po’ di tempo di uso intensivo, soprattutto lato gaming.

Camera

Migliorato rispetto al predecessore il comparto fotocamere anche se non è un telefono orientato a dare il meglio da questo punto di vista: presente una tripla fotocamera posteriore la principale è da 64 Megapixel con OIS, la secondaria da 8 e una abbastanza inutile per le macro da 2. Scatti all’esterno anche in condizioni di discreta illuminazione decisamente buoni, meno bene al chiuso. Selfie cam da 16 Megapixel di qualità media. Possibiità di fare video 4K a 30 fps.

Connettività

Presente il supporto 5G, Bluetooth, jack per le Cuffie. Il sistema MIUI è un po’ datato, ed lo smartphone esce dalla scatola con Android 13, con la possibilità di aggiornarsi ad Android 14, un po’ troppe le app preinstallate.

Autonomia e ricarica

Ottima l’autonomia, grazie ad una batteria da  5000 mAh, nella confezione è presente una ricarica a 67 Watt. Lo smartphone però tende a scaricarsi molto in fretta durante le fasi di gaming.

Conclusioni

Potente in relazione al costo ma un po’ grezzo nel software che seppur funzionale ha bisogno di una svecchiata. Ad un costo inferiore a 300 euro risulta essere una ottima scelta se amiamo il gaming ed abbiamo bisogno di potenza.