Recensione Xiaomi Poco M4 Pro: pro e contro

POCO si è confermata come azienda legata alla produzione di massa di smartphone ed altri dispositivi che sono concepiti sulla base degli Xiaomi, ma il brand cinese si è parzialmente slegato da quella che è stata la “casa madre”, configurandosi come marchio dalle potenzialità qualità prezzo molto vantaggiose. La recensione dello Xiaomi Poco M4 Pro configura uno smartphone non recentissimo ma dato il costo oramai ridotto può configurarsi una scelta adeguata?

Recensione Xiaomi Poco M4 Pro

Presente il jack da 3.5mm oltre al sensore ad infrarossi (cosa abbastanza rara oggi), presente in tre colorazioni gialla, azzurra o grigia, dimensioni 164,56 x 75,78 x 8,75 per  179 grammi di peso, abbastanza facile da tenere in mano ma non il più comodo in assoluto. Confezione completa, presente il caricabatterie da 33 Watt, coverina in silicone e spillina per il carrello SIM.

Display

E’ un ottimo AMOLED per il prezzo originale, anche oggi che si è ridotto, da 6,43 pollici con frequenza di aggiornamento di 90 Hz, frequenza al tocco da 180 hertz, luminosità massima di 1000 nits. Il display è un FullHD+. Il display è dotato delle tecnologie “Eye Care Display” e “Seamless Display” che aumentano il comfort visivo.

Potenza e processore

Monta un processore Mediatek Helio G96, un SoC octa-core affiancato da 6 o 8 GB di memoria RAM (rispettivamente 128 o 256 gb di spazio) che scalda poco, ha qualche lag, ma che complessivamente si comporta bene paragonabile ad un medio di gamma di 2-3 anni fa.

Connettività ed interfaccia

La schermata POCO ricalca quella di Xiaomi e non è recentissima nel look ma “fa il suo dovere”. Essendo uno smartphone uscito un paio di anni fa non avrà ancora aggiornamenti lunghi. Presente il 5G di buon livello, il Bluetooth 5.2 ed il sensore NFC.

Foto e video

La principale “promette bene” essendo da 64 MP f/1.8 affiancata da un sensore da 8 MP ultra-grandangolare e da una terza 2 MP macro abbastanza inutile a dire il vero. Foto molto luminose ma  dai colori fin troppo vividi rispetto alla realtà, che però vanno bene per l’utilizzo comune. Video abbastanza stabilizzati ma non troppo definiti nei panorami.

Autonomia e ricarica

Ottimo il caricabatterie associato da 33 Watt che permette di caricare il telefono da 0 a 60 % in poco più di mezz’ora. Autonomia eccellente con la batteria da 5000 mAh che permette di arrivare fino a 2 giorni di utilizzo con un po’ di attenzione.

Conclusioni

Da “ex medio” economico si comporta ancora meglio di molti base di gamma moderni. Aggiornamenti limitati, piccoli bug, e foto nella media potrebbero essere ostacoli non troppo importanti. Per il resto è uno smartphone decisamente conveniente per il prezzo che costa oggi (130 – 150 euro).